Vangelo secondo Matteo 1,18-24
Il Vangelo di questa domenica, che precede la prossima di Natale, ci narra di come è avvenuta la nascita di Gesù, ma dal punto di vista di Giuseppe. Punto di vista a cui possiamo sostituire noi stessi, ai quali è proposto di accogliere Gesù nella nostra vita. Anche noi come Giuseppe tante volte, prima di metterci in cammino verso Gesù, constatiamo che lo Spirito Santo ha già un progetto d’amore per la nostra esistenza più bello e grande di quello che noi abbiamo pensato e progettato. Questo ci spiazza sempre di solito e come Giuseppe, in modo rispettoso vorremmo liquidare Dio con un: «grazie, ma non era quello che avevo pensato per me». Lì, a quel punto come Giuseppe interviene nella nostra vita un messaggero, per noi non sarà l’angelo, ma il discernimento nella preghiera e nell’attento ascolto e preghiera della Parola di Dio, che ci farà sentire gioia per il progetto che Dio ha pensato per ognuno di noi ed in cui sentiamo forte la presenza di Cristo, che sprigiona da noi forze che non immaginavamo di avere e quel gaudio del realizzare con Cristo la nostra vita. Realizzato tutto ciò prendiamo a modello Giuseppe, che destatosi dal sonno, senza dir nulla prende Maria come sua sposa e diventa papà di Gesù. Come Giuseppe vogliamo sposare la volontà di Dio nella nostra vita che è per la nostra felicità e per la gioia di avere sempre Cristo al centro del nostro cuore, che illumina e infiamma positivamente la nostra esistenza. Diventiamo anche noi padri e madri di Gesù con gioia e coraggio, sapendo anche che chi lo ha fatto prima di noi non è rimasto deluso, ma ha ricevuto la pienezza del vivere.
Buona domenica.